RETI per superconduttori, magneti e criogenia

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Una Rete INFN per Magneti Superconduttori e Tecnologie Associate (MS&TA)

6/9/2021  P.Fabbricatore

 

Presupposti per la creazione di una rete di Magneti Superconduttori.

 

  1. Esiste una realtà consolidata di laboratori INFN che operano dei Magneti Superconduttori e di una serie di Tecnologie Associate.

L’INFN può contare su tre laboratori con lunga esperienza nel campo della superconduttività applicata nei cavi e nei magneti. Si tratta dei laboratori di Genova, Milano e Napoli/Salerno.

 

 

In aggiunta a questi laboratori esistono altri centri che utilizzano varie tecnologie legate ai magneti superconduttori  all’interno dell’INFN:

1) Laboratori che hanno sviluppato/usato magneti superconduttori o apparati criogenici per applicazioni large scale. In questi laboratori esistono competenze/conoscenze di magneti superconduttori e/o  criogenia (Laboratori di Frascati, Laboratori di Legnaro e Laboratori del Sud)

2) Laboratori con una grossa esperienza nel raffreddamento a basse e bassissime temperature (da Ar liquido fino ai mK) per rivelatori di particelle di dimensioni rilevanti  (Milano-Bicocca, Laboratori del Gran Sasso e gli stessi Laboratori di Legnaro). Inoltre, la costituenda collaborazione intorno al progetto di telescopio gravitazionale criogenico “Einstein” svilupperà progettazione e costruzione di apparati criogenici (20 K) su larga scala. Infine gli sviluppi di quantum computing richiedono un’infrastruttura criogenica.

 

In una visione allargata, tutti questi laboratori/sezioni/progetti potrebbero avere un ruolo nella rete MS&TA .

 

  1. I laboratori dedicati a magneti superconduttori sono complementari e già lavorano parzialmente in modo integrato

 

In relazione alle sole attività di misura e caratterizzazione, i laboratori sono complementari. Nel corso degli anni le attività effettuate sono state:

 

I tre laboratori già utilizzano le diverse competenze e le diverse possibilità di misura per lavorare in modo integrato su progetti. Un esempio è stato il progetto NTA-DISCORAP per lo sviluppo dei dipoli SC a carica rapida per FAIR SIS300. Le attività di progettazione sono state suddivise tra i laboratori (Milano - progettazione magnetica e termica; Genova - progettazione meccanica; Salerno - progettazione criogenica). Le caratterizzazioni dei cavi sono state suddivise in base alle specifiche competenze. La costruzione del magnete (lunghezza del dipolo 3.8 m) è stata affidata all’industria (su progetto INFN)  e il test del magnete è stato effettuato al LASA.

Un altro esempio di attività coordinata è il progetto MAGIX (call CSN5) mirato a sviluppare magneti per Hi Luminosity LHC. Attualmente i laboratori di Genova e Milano stanno sviluppando insieme un modello di dipolo superconduttore ad alto campo (progetto FalconD) per il futuro collider adronico, come pure magneti SC per adroterapia (Gantry SC per ioni).

 

Possibile struttura della Rete MS&TA

 

La struttura e lo statuto della rete MS&TA ricalcano quelle delle reti di INFN-Acceleratori, sia nella governance (centrato su un team di coordinamento), che nella parte operativa, ossia è formata inizialmente da nodi, ciascuno con un proprio coordinatore. Data la centralità dei magneti superconduttori, la rete include le  strutture di INFN Genova, LASA-Milano  e INFN Napoli-Salerno. A questi si dovrebbero aggiungere i laboratori/sezioni INFN che hanno competenze (anche passate) su magneti superconduttori e tecnologie associate quali: INFN-LNL, INFN-LNF e INFN-LNS, che dovrebbero esprimere un singolo coordinatore per tutti i laboratori.

Infine ci sono i laboratori INFN coinvolti nello sviluppo di sistemi di raffreddamento di grandi dimensioni per rivelatori/antenne come  INFN-MIB, INFN-LNGS e ancora INFN-LNL che potrebbero esprimere congiuntamente il quinto membro del comitato di coordinamento.

Tutti questi laboratori INFN costituiscono il nucleo centrale della rete a cui si potrebbero aggregare una serie di infrastrutture esterne all’INFN come CNR-SPIN-Ge , ENEA, UniGe, UniMi, UniSa, UniBo, UniTS, Polito, e altri che verranno.

La rete si propone di avere un contatto con l’industria a solo scopo di scambio di informazioni. La modalità di inclusione dell’industria è ancora ipotetica e va definita ed eventualmente confermata.

 

La governance è strutturata come segue:

 

 

Modalità di formazione della rete